La piccola fadette
Pubblico: Ragazzi
Genere: Narrativa
Classificazione dewey: 840 - Letteratura in lingue romanze - Letteratura francese
TRAMA
Nella vita avventurosa di George Sand, questo strano libro sembra segnare una pausa, un ripensamento, un ritorno alla natura e alla vita semplice dei campi, ai sentimenti più schietti e immediati dell’uomo.
Il romanzo è ambientato in un piccolo villaggio della Francia, ed è la storia, delicata e tormentata ad un tempo, di due gemelli, Landri e Silvanetto, legati dalla nascita da un doppio filo di affetto.
Ma sulla storia dei due gemelli si inserisce di prepotenza quella della piccola Fadette, la ragazzina povera, stracciata, bruttina, abbandonata da tutti, sfuggita da tutti con palese disprezzo.
Ed ecco, inaspettata e contrastata, sorge tra Landri e la Fadette un’improvvisa amicizia che si trasforma poi rapidamente in amore.
Allora avviene il miracolo, anzi, tutta una serie di miracoli, primo fra tutti la prodigiosa trasformazione di Fadette: Landri, al vederla così cambiata, lasciò cadere il libro ,e a quel rumore la piccola Fadette si volse del tutto e lo guardò.
Ella arrossi lievemente, non più della rosellina di siepe; ma bastò a farla quasi bella; tanto più che i suoi occhi neri, sui quali nessuno aveva mai trovato da ridire, lasciarono sfuggire un raggio così luminoso che ne apparve trasfigurata.
Questo è solo l’inizio del delicato intreccio che ha momenti patetici estremamente intensi e che rivela tutta intera la forza dell’amore.
Tanto bello e abbagliante che vincerà persino gli oscuri risentimenti del gemello Silvanetto, guarendolo da ogni male, e, cosa ancora più meravigliosa, trionferà su ogni cattiveria e su ogni pregiudizio.
Sembra quasi che la Sand abbia voluto trasferire, in un ambiente semplice e contadino, il mondo magico della fiaba, o almeno il suo lontano ricordo.
Non a caso la protagonista si chiama Fadette, quasi incarnasse le virtù di uno spirito folletto e di una piccola fata.
Ma i suoi prodigi non si compiono più in virtù di una bacchetta magica: più realisticamente, essi sono opera del cuore, prodigi della bontà, dell’innocenza e dell’amore.